Ammazza il cavallo a sprangate

9 gennaio 2013

Spagna: Cavallo ucciso a sprangate perchè squalificato da una gara

Si chiamava Sorky Pont il cavallo massacrato a colpi di spranga per essere stato squalificato durante una corsa a Manacor, Maiorca.
 
Il responsabile della brutale uccisione dell’animale è il suo proprietario.
Sorky Pont, nato e cresciuto come cavallo da corsa, aveva vinto ventiquattro gare nella sua carriera ma lo scorso 30 dicembre, evidentemente, non aveva più voglia di correre.
Per questa ragione, durante la gara è passato dal galoppo al trotto, per poi fermarsi definitivamente. Un atteggiamento che gli è costato la squalifica e, poche ore dopo, anche la vita.
Il proprietario di Sorky Pont, inferocito per aver perso denaro a causa della squalifica, ha riportato il cavallo alle stalle ed ha poi cominciato a colpirlo con una grossa barra di metallo.
Per Sorky Pont non c’è stato scampo. Ha cercato di fuggire al suo assalitore, ma non c’era nessun posto in cui scappare.
Infine è stramazzato al suolo con il collo spezzato, non è chiaro se per i colpi inferti o per la caduta.
L’aguzzino è ora accusato del reato di maltrattamento di animali.
L’uccisione del cavallo è avvenuta all’interno del Manacor Hipodrom. Il fantino di Sorky Pont, Mateu Riera, ha dichiarato che il proprietario dell’animale era “arrabbiato con lui perché aveva tenuto un comportamento scorretto in pista”.
“Sono sceso da cavallo e l’ho lasciato in buone condizioni”, continua Riera, “E l’ho visto andare via con uno dei proprietari. Quando sono tornato alle stalle l’ho trovato disteso sul pavimento. Ma non ho nulla a che fare con quanto è successo”.
Il direttore tecnico della FBT, Federazione Baleari Trot, ha dichiarato che il proprietario, l’allenatore e il fantino del cavallo sono comunque stati tutti interrogati, anche se pare non ci siano dubbi su chi abbia materialmente ucciso l’animale. Si cercano quindi eventuali corresponsabilità.
Il SEPRONA (Servizio di Protezione della Natura della Guardia Civil spagnola) ha preso in carico la questione, ma potrebbe intervenire persino il Ministero dell’Agricoltura.
L’organizzazione animalista spagnola AnimaNaturalis ha definito la morte del cavallo come “un esempio scandaloso della violenza cui sono sottoposti gli animali da lucro o utilizzati negli spettacoli”, aggiungendo che non è inusuale che i cavalli da corsa “subiscano abusi fisici e addestramenti in situazioni estreme, in cui viene richiesto il superamento dei limiti fisici e in cui la loro stessa vita è messa a rischio”.
AnimaNaturalis ha concluso commentando che “il fine ultimo di queste attività, apparentemente innocue e giocose, è puramente lucrativo e condanna gli animali ad una vita di stress continuo, malsano e ad una esposizione permanente a malattie e incidenti di vario tipo. Chiediamo pertanto il ritiro delle sovvenzioni alle corse dei cavalli e dei cani”.
Sorky Pont aveva solo sei anni.

Fonte: All4animals

Lo staff di Maneggidtalia.it declina ogni responsabilità per eventuali informazioni non corrette contenute sul portale www.maneggiditalia.it. Se involontariamente, è stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione della legge si prega di comunicarcelo al più presto, provvederemo a rimuoverlo immediatamente.